Insieme hanno suonato al Campidoglio, a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e del Segretario di Stato del Vaticano. Formano un duo affiatato, che torna a Pieve a Elici con un programma molto particolare, che si muove tra Bach, Mozart, Beethoven e Gershwin. Sono la violinista Natasha Korsakova e il pianista Simone Soldati, amati e apprezzati dal pubblico di Pieve a Elici e non solo.
L’appuntamento con il duo, che è anche il penultimo appuntamento con il Festival di musica da camera della Versilia, è fissato per domenica 21 agosto, come sempre alle 21.15 nella pieve romanica di San Pantaleone.
Per questo loro nuovo appuntamento con il Festival, Korsakova e Soldati hanno preparato un programma che spazia da Mozart a Beethoven, passando per Bach e chiudendo con un mito del Novecento, George Gershwin. Si parte con la Ciaccona dalla Partita n. 2 in re minore per violino solo, BWV 1004 di Johann Sebastian Bach, pezzo dalla straordinaria ricchezza espressiva, che ha stimolato la fantasia di numerosi grandi compositori-pianisti, specie in età romantica e tardo-romantica. Si prosegue con Wolfgang Amadeus Mozart e la sua Sonata in re maggiore KV 306, scritta a Parigi nel 1778 e dedicata a Maria Elisabeth, moglie del Principe-Elettore del Palatinato. Quindi l’impegnativa, tecnicamente parlando, Sonata n. 1 in re maggiore, op. 12 n. 1 di Ludwig van Beethoven, per finire con tre pezzi tratti da Porgy and Bess di Gershwin, trascritti dal virtuoso lituano del violino Jascha Heifetz: My man’s gone now, Summertime e It ain’t necessarily so.
Natasha Korsakova è nipote e figlia d’arte. Inizia lo studio del violino all’età di cinque anni con il nonno, Boris Korsakov, e prosegue con il padre, il rinomato violinista Andrej Korsakov, alla scuola del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca. È abitualmente ospite dei principali festival europei e mondiali e ha tenuto concerti con le più grandi istituzioni internazionali. Suona un Vincenzo Panormo del 1775.
“…Ho potuto ammirare in lui la bellezza del suono, il fraseggio accurato, la cantabilità spianata…”: così il critico Aldo Ceccato ha scritto di Simone Soldati, pianista lucchese diplomatosi con il massimo dei voti e la lode con Francesco Cipriano e poi a lungo allievo di Andrea Lucchesini. Per la sua discografia – in gran parte rivolta ai compositori della sua città natale – ha ricevuto nel 2005 i complimenti di Riccardo Muti. È direttore artistico dell’Associazione Musicale Lucchese e docente all’Istituto Superiore di Studi Musicali Luigi Boccherini di Lucca.
Il costo del biglietto intero è di 12 euro, il ridotto 10 euro.