Era il 12 luglio del 1880, festa di San Paolino, quando Giacomo Puccini, studente appena ventiduenne, si presentò ai concittadini con il frutto del suo apprendistato, una messa ‘intiera’, che gli avrebbe consentito di conseguire il diploma di composizione, come da tradizione lucchese. La messa – praticamente inedita – era la Messa a 4 con orchestra (SC 6) e in quell’occasione venne eseguita insieme al Mottetto per San Paolino “Plaudite populi” (SC 2), che invece era già stato eseguito qualche anno prima.
Domenica 24 settembre alle 17:30 nella chiesa di San Michele potremo rivivere quella atmosfera e quel «grandioso servizio» grazie alla Polifonica Lucchese e al maestro Egisto Matteucci, che eseguiranno i due componimenti per la 12ª edizione del Concerto per San Michele. Un concerto speciale per il programma proposto, ma anche per l’occasione, che segna il culmine delle celebrazioni per i 50 anni di attività della corale cittadina, fondata nel 1967 proprio da Matteucci, che ancora la guida con passione e professionalità.
La Messa può essere ascoltata come primo capolavoro e futuro presagio. I critici lucchesi di allora e gli studiosi di oggi sono concordi nel trovarvi originalità, spontaneità melodica, grandiosità della concezione e della struttura, maestria nel trattamento del coro e dell’orchestra, novità nell’armonia (e ovviamente, anche qualche segno di immaturità). Ci sono poi i richiami alla musica di Gounod e soprattutto di Giuseppe Verdi. Del Mottetto si sottolineano invece la spontaneità, gli interessanti effetti melodici e un’innegabile pienezza della forma.
Insieme alla Polifonica, due solisti d’eccezione: il tenore Giorgio Berrugi, nominato da Placido Domingo come uno dei suoi eredi, cantante tra i piú apprezzati di oggi per il suo inconfondibile, caldo suono italiano e l’eccezionale musicalità, e il baritono lucchese Gabriele Viviani, ex studente dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “L. Boccherini”, considerato tra gli interpreti migliori della lirica italiana, protagonista nei più grandi teatri del mondo.
La parte musicale è affidata all’Orchestra da Camera «Luigi Boccherini», ensemble nato per volontà di un gruppo di musicisti diplomati presso l’omonimo Istituto Musicale, e dedito alla scoperta, allo studio e alla divulgazione di musiche degli artisti della ricchissima tradizione musicale lucchese.
La Polifonica Lucchese nasce, come detto, nel 1967 come complesso vocale al servizio della liturgia. Nel 1972, grazie all’allora direttore artistico dell’Associazione Musicale Lucchese Herbert Handt, intraprende anche l’attività concertistica debuttando con il toccante Requiem di Giacomo Puccini. Da quel momento la presenza della Polifonica Lucchese nelle programmazioni annuali dell’Associazione Musicale Lucchese non si è mai interrotta, realizzando i maggiori capolavori corali sotto la direzione di Herbert Handt e di Egisto Matteucci. Annovera nel suo repertorio il Requiem e la Waiesenhaus Messe di Mozart, la Missa in Angustiis di Haydn, la Messa di Gloria di Rossini, la Messa a quattro di Giacomo Puccini, il Requiem tedesco di Brahms, il Messia di Haendel, l’Oratorio di Natale di Bach, la Messa di S. Cecilia di Gounod, il Requiem di Faurè, la Sinfonia n. 2 op. 52 di Mendelssohn e numerose musiche dei più grandi compositori tra cui i lucchesi Boccherini, gli antenati di Puccini e Gaetano Giani Luporini (che ha scritto proprio per la Polifonica Lucchese il “divertissement” Il debutto in città).
Il concerto è a ingresso gratuito.