Paolo Restani pianoforte
Programma
Sergej Rachmaninov
4 Preludi
Preludio op. 32 nr. 10 in si min. (lento)
Preludio op. 32 nr. 12 in sol diesis min. (allegro)
Preludio op. 32 nr. 5 in sol magg. (moderato)
Preludio op. 3 nr. 2 in do diesis min. (lento)
Giuseppe Verdi-Franz Liszt
Aida: Danza sacra e duetto finale S. 436
Miserere du Trovatore S. 433
Rigoletto: Paraphrase de Concert S. 434
———-intervallo———-
Richard Wagner-Franz Liszt
Feierlicher Marsch aus Parsifal S. 450
Franz Liszt
da Douze Études d’exécution transcendante S. 139
nr. 3 Paysage
nr. 9 Ricordanza
Franz Liszt
Rhapsodie espagnole S. 254
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Biografia:
Allievo fino al 1984 di Vincenzo Vitale, si è successivamente perfezionato con Gerhard Oppitz all’Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera, Peter Lang al Mozarteum di Salisburgo, Gustav Kuhn, Piero Rattalino, Aldo Ciccolini, Nikita Magaloff e Vladimir Ashkenazy.[1] Ha inoltre studiato composizione con Paolo Arcà e Bruno Bettinelli.
Dopo il debutto in recital nell’83 all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, viene scritturato dai maggiori teatri italiani. In particolare, nel Gennaio 1987, tiene un concerto alla Sala Verdi di Milano per le Serate Musicali, dove sostituisce Alexis Weissenberg con poche ore di preavviso, presentando un programma che include le Variazioni Eroica di Beethoven e i 12 Etudes d’exécution transcendante di Liszt.
Nel corso dell’ormai trentennale attività concertistica internazionale, innumerevoli le sue partecipazioni solistiche con orchestre d’Europa, America e Australia. Tra i direttori: Roberto Abbado, Gerd Albrecht, Vladimir Delman, Claus Peter Flor, Lu Jia, Gerhard Korsten, Julian Kovatchv, Gustav Kuhn, Yoel Levi, John Nelson, John Neschling, Daniel Oren. Riccardo Muti lo dirige, nel Giugno 2004, con l’Orchestra Filarmonica della Scala nel concerto n. 2 di Liszt e, nel 2008, nella produzione sinfonica Lélio ou Le Retour à la vie op. 14b di Berlioz accanto a Gérard Depardieu, l’Orchestra Luigi Cherubini, l’Orchestra Giovanile Italiana, il Konzertvereinigung Wiener Staatsopernchor. Invitato da Jurij Temirkanov, nel 2008 partecipa al XVII Festival Internazionale Christmas Musical Meetings in Palmira of the North a San Pietroburgo.
Tra i riconoscimenti, di particolare rilievo quelli ottenuti in Sud-America (dove si reca ogni anno): l’Associazione della critica argentina lo premia nel 2005 come miglior interprete dell’anno e, nel 2011, con il Quartetto d’archi della Scala, come miglior ensemble.
Oltre alla carriera solistica, si dedica a collaborazioni cameristiche e teatrali. Tra i suoi partners: Carla Fracci, Sylvie Guillelme, Laurent Hilaire, Enrico Maria Salerno, Simona Marchini[2], Mariano Regillo, Gottfried Wagner. Con Chiara Muti realizza, dal 2007, tre opere originali sulla vita di Mozart, sul rapporto Wagner–Ludwig II e su Rachmaninov–Gogol.
Il repertorio di Paolo Restani spazia da Bach ai contemporanei. La predilezione per il repertorio del Romanticismo e del ‘900 storico lo porta ad affrontare la maggior parte delle Opere di Field, Chopin, Schumann, Brahms, Debussy, Ravel, Strawinsky, Rachmaninov, Casella. La dedizione all’opera di Liszt lo rende uno dei suoi maggiori interpreti.