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Lunedì 17 febbraio

Berlioz-Debussy
“Jeux… interdits”

Giovanni Bellucci pianoforte
Eugénie Andrin danzatrice e coreografa
Gabriel Grinda regia multimediale

Coproduzione Festival di Stresa e Associazione Siciliana Amici della Musica


Quando il gioco diventa virtuale e l’immateriale diventa concreto, si aprono nuove prospettive.
Reinventare “Jeux” di Debussy e dar vita all’idea ambiziosa del pianista Giovanni Bellucci richiede la creazione di un meccanismo inedito: attraverso una proiezione digitale le mani di Bellucci – irreali e concrete al tempo stesso – si muovono nello spazio e rendono visibile la musica allo spettatore sotto un nuovo punto di vista. Sono le mani a impadronirsi del
centro della scena e ad ispirare non soltanto la realizzazione di una coreografia, ma anche a permettere l’espressione di quell’affascinante coreografia insita nel gesto pianistico dettato dalla partitura musicale.
Esplorare questa nuova dimensione tecnica significa anche esplorare nuovi orizzonti della narrazione e ripensare il ruolo della danzatrice, estremamente reale ma posta al centro della proiezione, creando nuovi collegamenti tra l’immagine oggettiva e l’immaginario collettivo.
Diaghilev definiva l’interpretazione di “Jeux” ad opera di Nijinsky come “L’apologia plastica dell’uomo del 1913”. Questo nuovo format concertistico chiama in causa alcune tendenze dell’uomo del XXI secolo, la sua creatività e i suoi legami sempre più profondi con il mondo virtuale.

Programma

H. Berlioz
Symphonie fantastique op. 14
(trascrizione per pianoforte di F. Liszt, durata 52 min.)

C. Debussy
Jeux – Poème dansé*
(versione da concerto di Giovanni Bellucci tratta dalla trascrizione per pianoforte dell’Autore, durata 20 min.)


Biografia

Dopo aver scoperto casualmente il pianoforte in tarda età, intraprende gli studi al Conservatorio Santa Cecilia di Roma sotto la guida del Maestro Franco Medori. Diplomatosi con lode e menzione d’onore, ottiene in seguito il “Master” dell’Accademia pianistica di Imola. In quel periodo si avvale di preziosi consigli ricevuti da personalità artistiche di rilievo, fra cui Lazar’ Naumovič BermanPaul Badura-SkodaMichele Campanella e Maurizio Pollini.Considerato uno dei più autorevoli pianisti del nostro tempo, il magazine francese Diapason lo include nella top ten dei virtuosi lisztiani della storia, unico italiano, accanto a Marta Argerich, Claudio Arrau, Gyorgy Cziffra e Krystian Zimerman; mentre per la rivista britannica Gramophone, Bellucci “è un artista destinato a continuare la grande tradizione italiana storicamente rappresentata da Zecchi, Busoni, Michelangeli, Ciani“. Particolarmente apprezzato per le sue esecuzioni di LisztBeethoven e Chopin, ottiene una lunghissima serie di successi nei concorsi internazionali, culminati con la vittoria nel 1996 alla World Piano Masters Competitiondi Monte Carlo, riservato solamente ai vincitori di altre competizioni pianistiche. Nel 2005 ha ricevuto il premio “Recital of the year” in seguito alla sua prima tournée australiana.
Fra le sue migliori incisioni discografiche, vanno incluse le esecuzioni della Symphonie fantastique di Berlioz nella trascrizione di Liszt, del quale sono da menzionare anche i concerti per pianoforte e orchestra e le Rapsodie ungheresi. Inoltre, vanno ricordate la monumentale integrale delle 32 Sonate di Beethoven e delle trascrizioni lisztiane delle 9 sinfonie di Beethoven. La sua incisione delle Parafrasi di Liszt sulle opere di Verdi e Bellini è stata inserita dalla rivista francese Diapason nella top ten dei dischi lisztiani della storia.
Tutte le su incisioni discografiche sono state premiate dalle più diffuse riviste specializzate:”Choc” di Le Monde de la Musique in Francia, “Editor Choice” della britannica Gramophone, “5 Stelle” di Musica, “5 Stelle” del BBC Music Magazine, “Cd exceptionnel” di Répertoire, “ffff” di Tèlérama, “Miglior CD” per la rivista italiana Suono.

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