In questi giorni di emergenza abbiamo chiesto a voi pubblico, soci e appassionati, di raccontarci il momento più emozionante che ricordate legato alla nostra Società, la nostra casa musicale dal 1864.
Al nostro indirizzo info@quartettomilano.it sono arrivati i vostri racconti e le vostre esperienze. Abbiamo deciso di condividerne con voi alcune.
Dopo aver ricordato con voi l’episodio in cui un giovane Maurizio Pollini legge sul palco una dichiarazione contro l’intervento americano in Vietnam, oggi vi riportiamo i racconti dei nostri soci legati alla figura di Alfredo Amman, presidente del Quartetto dal 1982 al 1987. Il nostro amico Luca Trevisan lo ricorda così:
«Mi ricordo di quando l’avvocato Amman nel presentare un concerto di Horszowski, ormai ultranovantenne, disse che vide suonare per la prima volta “Miecio” al Quartetto quando aveva appena 4 anni. Chiese allora se, tra il pubblico, ci fosse qualcuno che potesse vantare la stessa esperienza: alzarono la mano in quattro. Più società-famiglia del Quartetto, con tale longevità ma anche precocità di associazione, credo non possano esserci!».
Strettamente personale è invece il ricordo di un altro socio, Giovanni Miserocchi:
«Sono socio del Quartetto da quando ero studente. Allora era possibile andarsi ad ascoltare il concerto dietro al palcoscenico. Quello spazio era frequentato soprattutto dai giovani e sinceramente era frequente adocchiare anche qualche bella ragazza. Ma un bel giorno incontrai quella giusta in altra sede, al di fuori degli appuntamenti musicali. A quel punto, per avere ancora più occasioni di stare insieme pensai di iscrivere anche lei al Quartetto. Mi dissero che per avere un abbonamento agevolato dovevo far la richiesta alla Direzione. Lo chiesi direttamente all’avvocato Amman, con tutto il rispetto possibile. Lui, con aria molto seriosa, mi rispose: “Va bene, però mi deve assicurare che poi vi sposerete”. E così è stato.»
Se volete anche voi condividere le vostre testimonianze scriveteci all’indirizzo info@quartettomilano.it