Care Socie, Cari Soci,
ieri mattina abbiamo appreso, con incredulità e sgomento, la terribile notizia della prematura scomparsa del M° Derek Han, nostro Direttore Artistico.
Ci ha lasciati una personalità generosa e poliedrica, venuta a Trieste su suggerimento, sollecitato da Piero Lugnani, del M° Federico Agostini, persone che vanno entrambe ringraziate per averci dato modo di godere dell’amicizia di una così ricca personalità.
Derek è infatti diventato molto rapidamente amico di coloro con cui più assiduamente collaborava nella nostra organizzazione, e ha con altrettanta rapidità condiviso la sua visione, una visione perfettamente coincidente con ciò che Trieste fu nella propria età dell’oro: apertura a culture e linguaggi diversi, volontà di innovare, desiderio di riconoscere il bello anche nelle espressioni artistiche e culturali meno consuete.
Ciò è stato possibile anche perché Derek – businessman di respiro internazionale – fondeva in sé ragguardevoli doti artistiche e mercantili, senza che le une prevalessero sulle altre. E con cui era normale passare, nella stessa conversazione, dall’affrontare i problemi da superare per portare a Trieste un celebre artista a quelli per propiziare il rilancio del nostro Porto franco, tema su cui si stava generosamente prodigando.
Era, in realtà, uno splendido triestino: fondava in sé i geni di oriente e occidente, parlava correntemente diverse lingue, “triestin” incluso, era di casa in ogni città del mondo (purché vi fosse qualcosa di interessante da fare …), era un elegante uomo d’affari dalle straordinarie capacità artistiche, sul solco di quelle personalità (De Banfield, De Ferra …) che hanno segnato la storia della nostra città. Derek non si è fatto demotivare dalle tante criticità di Trieste.
Che abbia scelto di venire qui – scelta non facile, se si considera che viveva tra Milano, NY e la Florida, con un’agenda fitta di pregnanti impegni, non solo artistici – ha un preciso significato: Derek evidentemente credeva che la nostra città avesse le potenzialità per tornare a essere uno dei centri più significativi della cultura e dell’economia dell’Europa centrale. Che valesse la pena investire non solo sul nostro passato, esercizio in cui siamo da decenni piuttosto bravi e possiamo eccellere anche senza supporti esterni, ma anche sul nostro futuro.
Un investimento che, si badi, Derek ha effettuato a titolo gratuito.
Ora sta a noi prendere da Derek il testimone.
La sua conoscenza del mondo musicale internazionale è stata anche frutto della sua esperienza maturata nella nostra città, nelle frequentazioni di quelle famiglie musicali, fra tutte, quella della famiglia Gulli-Agostini che ancora nella seconda metà del ‘900 professavano il verbo di quella Hausmusik così tipica della nostra cultura. Quell’amore nel coltivare la passione per la Musica cameristica, quale atto di confidenza musicale casalinga ma ormai proiettata ad altissimi livelli professionali, venne portata nel cuore da Derek raggiungendo i sommi vertici dell’interpretazione sia nelle sue frequentazioni dei maggiori palcoscenici mondiali quale interprete solista, accompagnatore o in formazione cameristica, sia da programmatore di eventi artistici ricoprendo anche il ruolo di Direttore Artistico di importanti formazioni sinfoniche e del Festival di musica da camera La Musica a Sarasota (Florida).
Nel Direttivo di stamane ci siamo ripromessi di continuare nel solco da lui tracciato nella continuità con la grande tradizione culturale e musicale triestina del lontano passato della nostra città.
La prossima stagione ordinaria, la novantesima, sarà intitolata al M° Derek Han e vedrà salire sul nostro palcoscenico gli artisti, di fama internazionale, con i quali ci ha messo in diretto contatto.
Assumiamo pertanto l’impegno di proseguire, assieme a voi, nel solco della nostra tradizione: innovazione, curiosità, apertura verso il mondo.
Un affettuoso saluto a tutti in questo momento triste,
Il Consiglio Direttivo della Società dei Concerti di Trieste