La Società dei Concerti di Trieste, dopo aver vagliato moltissime proposte giunte da tutta Italia, e non solo, è orgogliosa di annunciare il suo nuovo Direttore Artistico: il M° Marco Seco impugnerà “la bacchetta” nei prossimi tre anni.
Un talento straordinario e un segno di continuità con la precedente direzione, quella del M° Derek Han, recentemente scomparso.
Oltre alla sua bravura, come testimonia il suo nutrito curriculum, e al suo sicuro futuro artistico, si aggiunge la stima e la fiducia del precedente direttore artistico Han che gli aveva dichiarato di voler “fare molta Musica insieme”.
Un valore aggiunto per il direttivo della Società dei Concerti Trieste, presieduto da Piero Lugnani, che si è tradotto in una immediata reciproca intesa.
Pianista, contrabbassista e direttore d’orchestra, Marco Seco nasce a Buenos Aires, dove inizia i suoi studi musicali.
Italiano d’origine da parte di madre, si trasferisce in Europa per completare i suoi studi e in seguito ad alcune importanti opportunità, intraprende la carriera musicale. Riconosciuto per le sue interpretazioni dotate di grande e raffinata forza espressiva nell’ultimo periodo la sua attività si è intensificata, ricevendo numerosi inviti ad apparire in importanti stagioni europee e americane.
Il Maestro sta lavorando alla 91esima stagione e a diversi progetti, a partire da quest’anno.
«È per me un privilegio – dichiara il M° Seco – assumere la direzione artistica nel novantesimo anno di una delle società concertistiche più prestigiose d’Italia, ed è in particolar modo speciale farlo dopo la prematura scomparsa del Maestro Han che oggi prima di tutti devo ringraziare per aver tracciato la strada che ha permesso il nostro incontro. Vorrei dare il mio contributo alla Società dei Concerti di Trieste nel raccontare l’identità culturale di una città che è unica per il suo Paese: faro della cultura italiana per l’Europa e ingresso privilegiato della cultura mitteleuropea in Italia; punto d’incontro tra alcune delle tradizioni culturali più antiche e protagoniste del cambiamento artistico del continente.»
«Sarà mio compito – aggiunge – cercare attraverso la musica una dimensione che permetta alla SdC di far da traino ad una città che guarda al futuro.
Un luogo d’arte che accoglie le diversità del mondo e che attraverso il mare e la terra crea un’intersezione di culture, religioni, nazioni e persone.»
«Lavoreremo – anticipa – a progetti che propongano profondità culturale ed eccellente livello artistico nella tradizione della Società Concertistica triestina, e che al contempo, siano palcoscenico del presente dei giovani e del futuro della Musica, in un percorso, un cammino che incanti e permetta di approfondire l’ascolto dei suoni e delle emozioni».
[Credit foto Mattia Balsamini – Courtesy Io Donna]