Sabato 15 dicembre, nella Casa Circondariale di Trieste, Enrico Bronzi – violoncellista, direttore d’orchestra di fama internazionale e nostro Direttore Artistico – ha tenuto una lezione/concerto per i detenuti.
Questo evento si inserisce in un generale intento di portare la Buona Musica non solo nei luoghi convenzionali come i teatri, ma fa parte di una ricca attività da parte della SdC che da alcuni anni si è aperta anche verso quei luoghi che di solito non ospitano la musica classica, come sedi di lavoro (i concerti verso Esof 2020), scuole, in cui porta corsi di music, e ora nelle aree di disagio.
«Scopo della Società dei Concerti – spiega il nostro Presidente Alberto Pasino – è la diffusione della musica classica. Assolvere a questo compito significa portare la Buona Musica a tutti. Ciò impone di compiere lo sforzo di uscire dalla nostra zona di conforto ed entrare, come stiamo facendo, nei posti di lavoro, nelle scuole e, ora, in occasione del Natale, nei luoghi dove alle persone che hanno sbagliato è offerta la possibilità di rieducazione e reinserimento. Temi, questi, rispetto ai quali l’arte gioca un ruolo non secondario, conferendo alle associazioni come la Società dei Concerti una responsabilità cui siamo onorati di poter assolvere».
L’iniziativa è stata condivisa con entusiasmo dalla direzione della Casa Circondariale e dal Garante Comunale dei Diritti dei Detenuti di Trieste, Elisabetta Burla, ed è stata accolta con grande successo dagli uditori che oltre a due sonate di Bach hanno potuto ascoltare qualche “fuori programma”. I detenuti hanno posto molte domande venendo così a conoscenza di aneddoti divertenti legati alla nascita della passione per la musica del Maestro Bronzi, c’è chi si è commosso, e per finire ha suonato ancora qualche brano… questa volta più moderno in stile rock.