Turno pomeridiano
Lunedì 1 aprile ore 17,15
Michele Campanella e Monica Leone
pianoforte a 4 mani
Da F. Schubert a S. Rachmaninov passando per F. Mendelssohn è il viaggio musicale “in cui si affiancano classicismo e romanticismo, grande forma e delizioso virtuosismo” (M. C.) del concerto previsto per il 1 aprile per il Turno Pomeridiano della 87° Stagione concertistica dell’Associazione Siciliana Amici della Musica. Pianoforte a 4 mani della coppia, nella vita e nell’arte, Michele Campanella e Monica Leone. Entrambi della scuola di Vincenzo Vitale hanno cominciato a suonare insieme prima come Maestro e allieva e continuato come partners nella musica e nella vita.
Dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma all’Opera House di Sydney, dal Coliseum di Buenos Aires a Pechino, Shanghai e Canton, dalla Settimana Musicale Senese alla Sagra Umbra a Perugia, dal Teatro San Carlo di Napoli all’Orchestra della Toscana a Firenze, all’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, all’Orchestra dei Pomeriggi Musicali a Milano, all’Istituzione Universitaria dei Concerti a Roma, al Teatro Massimo di Palermo, al Rossini Opera Festival, ad Auckland in Nuova Zelanda, a Melbourne e Brisbane in Australia. Il loro repertorio di musiche a quattro mani e a due pianoforti spazia da Bach a Bartok. I due artisti non solo condividono lo stesso approccio al pianoforte ma insieme hanno fondato la Comunità musicale di Maiori un luogo, dove un gruppo di pianisti si ritrova ogni mese per far musica insieme e nel quale come spiega M. Campanella «trovare l’atmosfera adatta all’insegnamento e all’apprendimento della musica in una cornice di serenità e di concentrazione, un’atmosfera nella quale la fatica del lavoro venga mitigata dalla cordialità dei rapporti, sino a creare una comunità di amici e colleghi uniti dall’amore per la musica».
Turno pomeridiano
Lunedì 15 aprile ore 17,15
Tai Murray, violino
Alessandro Stella, pianoforte
Tai Murray Conosciuta per il suo bellissimo e maturo fraseggio e il suo grazioso arco, ha ricevuto il plauso della critica da costa a costa. Ha anche attirato l’attenzione come uno dei pochi musicisti afro-americani coinvolti nella musica classica.
Ha chiesto di avere un violino all’età di 2 anni per riceverlo a 5, “da sempre si è sentita attratta dalla musica” e all’età di 9 anni ha fatto il suo debutto con la Chicago Symphony Orchestra.
Descritta come “superba” dal New York Times, la violinista Tai Murray sta imponendosi come una delle più autorevoli voci musicali della sua generazione. I suoi programmi rivelano una profonda intelligenza musicale. Vincitrice di un “Avery Fisher Career Grant” nel 2004, Tai Murray è stata nominata, tra il 2008 e il 2010, “BBC New Generation Artist”. Suona un violino Tommaso Balestrieri costruito a Mantova nel 1765, concesso generosamente in prestito da una collezione privata.
Alessandro Stella si è saldamente affermato come uno dei pianisti di spicco del panorama italiano. La costante attitudine a sviluppare progetti originali e fuori dai terreni più battuti lo ha portato a incontrare compositori come Giacinto Scelsi, del quale, in stretta collaborazione con la “Fondazione Isabella Scelsi”, nel corso dell’ultimo decennio ha proposto con successo al pubblico italiano ed europeo originali programmi di musica per pianoforte solo, vocale e da camera, dando un fondamentale e riconosciuto impulso alla riscoperta e valorizzazione delle composizioni del primo periodo creativo scelsiano. Alessandro Stella ha studiato con Raffaella d’Esposito al “Conservatorio Santa Cecilia” di Roma, continuando poi i suoi studi con Franco Scala e Marco Di Bari e seguendo seminari e master class con Bruno Canino, Maria João Pires, Maurizio Pollini, Jean-Yves Thibaudet, Alexis Weissenberg e Christian Zacharias.
I due artisti insieme con musiche di Berstein il 15 aprile alle ore 17,15 per il Turno Pomeridiano dell’Associazione Siciliana Amici della Musica.
Turno serale
Lunedì 8 aprile ore 20,45
DUO ALTERNO
Tiziana Scandaletti, soprano
Riccardo Piacentini, pianoforte
Foto-suoni nell’”énigme éternelle” per l’Associazione Siciliana Amici della Musica il 2 aprile alle 20,45, sono entrambi docenti al Conservatorio Verdi di Milano, titolare di Musica vocale da camera la prima e di Composizione il secondo.
Il Duo Alterno è considerato uno dei punti di riferimento nel repertorio vocale-pianistico del Novecento e contemporaneo. Con le sue esecuzioni di oltre 70 compositori italiani viventi, dal suo debutto a Vancouver nel 1997 a oggi ha portato la musica contemporanea italiana in 50 Paesi di 5 continenti.
Il programma proposto per Amici della Musica è fatto da “schegge di brani, tutti riferiti agli stessi anni del primo Novecento francese, contrappuntati a immagini e “foto-suoni””.
Il Duo ha al suo attivo più di 20 CD, tra cui 5 monografici con incisioni di Giorgio Federico Ghedini, Alfredo Casella, Franco Alfano e Francesco Paolo Tosti, la raccolta La voce contemporanea in Italia – voll. 1-6 e La voce crepuscolare – Notturni e Serenate del 900. Di natura sperimentale invece il lavoro di ricerca sulla “foto-musica con foto-suoni” che ha portato a 6 CD per sonorizzazioni museali. Il Duo dal 1997 ad oggi si è esibito in Italia e in più 50 Paesi del resto dl mondo.
Turno serale
Martedì 16 aprile ore 20,45
ARCIS SAXOPHON QUARTETT
Claus Hierluksch, soprano saxophone
Ricarda Fuss, alto saxophone
Edoardo Zotti, tenor saxophone
Jure Knez, baritone saxophone
Quattro giovani musicisti, residenti a Monaco, contraddistinti da un alto livello e dalla meticolosa esattezza stilistica delle loro interpretazioni, disegnano il rapporto fra l’espressività individuale e le necessarie relazioni del tessuto compositivo, nello spirito più vero della musica da camera. Predisposti per il palcoscenico conquistano completamente il pubblico con il loro entusiasmo, la loro gioia di suonare e la profondità delle loro interpretazioni.
Il loro vivo desiderio di comunicare, alimentato da una reciproca ed elevata percezione di ogni singolo dettaglio compositivo, offre realmente al pubblico la sensazione che sia “una sola voce” ad eseguire il tutto. Il risultato ottenuto è significativo sia dal punto di vista sonoro che musicale, offrendo la possibilità di apprezzare l’intero spettro di colore del saxofono. Nel corso del 2013, l’attività della formazione è stata premiata con i primi premi ai concorsi “Kulturkreises Gasteig” di Monaco, al concorso Argento (Italia), e alla prima edizione dell’Internet – Festival “Chance Music” in Russia. Nel 2015, sempre in Russia, l’Arcis Saxophon Quartet conquista il primo premio alla IV edizione del Concorso- Festival T.A.Gaidamovich a Magnitogorsk e nel 2016 il primo premio al Concorso Internazionale di Berlino Raising Stars. Successivamente, è stato conferito all’Arcis lo Young Artist Prize dallo Stato della Baviera. Il quartetto si è costituito nel 2009 all’Università di Monaco e successivamente la formazione ha perfezionato il proprio itinerario artistico con il quartetto Artemis a Berlino. Membro dell’Accademia Europea per la Musica da Camera, l’Ensemble ha ricevuto il sostegno e le indicazioni artistiche di Hatto Beyerle e Johannes Meissl fin dal 2014. Dopo i loro concerti al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca e alla Wigmore Hall, l’attività artistica internazionale del quartetto ha avuto un forte incremento e l’invito ricevuto dalla Philarmonie di Berlino nel 2017, ha rappresentato un punto di svolta nella loro carriera.
Per l’Associazione Siciliana Amici della Musica il 16 aprile alle ore 20,45 di Steve Reich, un paesaggio sonoro colorato e vivace in tre movimenti che porta l’ascoltatore nel bel mezzo della vita della grande città; Antonin Dvorak, quartetto per archi maggiore di op. 96 l’Americano Antonin Dvorak e il tono classico per pastorali, paesaggi idilliaci e mondo rurale; il Gershwin che combina il jazz con la musica lirica tardo romantico; l’Adagio di Samuel Barber la composizione più popolare di Barber e di Leonard Bernstein “West Side Story” per quartetto d’archi, il musical che racconta una versione moderna di Romeo e Giulietta di Shakespeare.
Progetto Scuola
8 aprile 2019 – I turno ore 9,30 – II turno ore 11,30
MAGARIA
Fiaba Musicale per voce recitante e orchestra di bambini
Musiche di Marco Betta
Testo di Andrea Camilleri
Voce narrante di Paolo La Bruna
con la partecipazione di Virginia Alba
Orchestra della Scuola Media Statale “Leonardo Da Vinci” di Palermo
Magaria nasce nel 2001, Andrea Camilleri scrive una fiaba, immaginando parole magiche che fanno scomparire e riapparire chi le pronuncia e chiede al compositore Marco Betta di creare le musiche “dichiarandosi disponibile ad apportare dei cambiamenti al testo se La Musica, che comanda, lo richiede”. Betta crea una partitura in cui gli strumenti musicali corrispondono ai vari personaggi: il Nonno è un violoncello, Lullina è un violino, il Maresciallo è una tromba. La musica diventa quindi una sorta di testo parallelo, di riflesso sonoro della narrazione, di immagini perché “la musica tratteggia il destino climatico della temperatura delle emozioni dei personaggi, con piccoli colori tenui disegna i colori dell’anima – ci spiega il compositore, che continua – nel 2001 per Magaria ho scritto tre versioni, una per orchestra grande, una per orchestra più piccola e questa straordinaria per orchestra di bambini; straordinaria perché i bambini hanno un atteggiamento con la musica meraviglioso. La musica ha la necessità non tanto di essere studiata quanto di essere amata, questa è una cosa che i musicisti sanno, per capire la musica la devi amare. I bambini hanno un mondo incantevole, un mondo senza barriere dove i sogni e la realtà sono insieme, dove la realtà può essere un sogno e viceversa, questo fa si che i bambini siano molto facilitati (per me che scrivo musica) a capire quello che io voglio, e inoltre con una favola hanno una marcia in più, perché la realtà che vivono è già un sogno, questo è il valore aggiunto che le orchestre di bambini regalano”.