Gloria Campaner
Leszek Mozder 2 pianoforti, sintetizzatori, percussioni, pietre sonore di Pinuccio Sciola
“Heart of Stone” – show jazz
musiche di Lutoslawski e improvvisazioni
“Heart of Stone”, espressione che può significare “cuoredipietra” o “cuoredellapietra” è un progetto che unisce musica classica, jazz e arte, un confronto non privo di intriganti sferzate che guidano le mani dei pianisti Gloria Campaner e Leszek Mozdzer verso la costruzione di una nuova concezione del fusion.
Il progetto musicale, ideato da Gloria Campaner e di Leszek Mozdzer, si avvale dell’uso delle pietre sonore realizzate dallo scultore visionario Pinuccio Sciola attraverso l’incisione di basalti e calcari sardi.
Gloria Campaner, vincitrice della rassegna Nuove Carriere 2011 del CIDIM, è applaudita sulla scena internazionale per le sue interpretazioni raffinate e sensibili ed è considerata uno dei più interessanti talenti del pianismo italiano delle nuove generazioni.Ha tenuto numerosi concerti in Europa, Giappone, Turchia, Kazakhstan, Israele e Sud America, riscuotendo sempre ottimi apprezzamenti dal pubblico e dalla critica. Al repertorio classico affianca quello contemporaneo al fine di scoprire ed esplorare altri orizzonti: il jazz con Franco D’Andrea e Stefano Bollani, la videoarte con Luca Scarzella o la danza contemporanea con le coreografie di Joost Vrouenraets. E l’eclettico violoncellista Giovanni Sollima ha scritto un brano, The lost book, appositamente per lei.
Il pianista e compositore Leszek Mozder è una delle grandi rivelazioni dell’ultimo decennio nel jazz polacco. La sua formazione classica gli consente di suonare il pianoforte con grande libertà improvvisativa, creando nuovi paesaggi musicali a cui presta un timbro, eloquenza e armonia tutto suo. Il risultato è un’atmosfera sottile, spesso mistica che incanta il suo pubblico. È stato invitato a suonare insieme a celebrità del jazz polacco come: Tomasz Stañko, Janusz Muniak, Michal Urbaniak e Piotr Wojtasik. Ha anche lavorato con artisti internazionali di fama come David Gilmour, Marcus Miller, John Scofield, Naná Vasconcelos, Phil Manzanera, Arthur Blythe, Buster Williams, Billy Harper, Joe Lovano, Pat Metheny e Archie Shepp. Le improvvisazioni sui temi di Chopin hanno rafforzato la posizione dell’artista e l’hanno anche posizionata tra gli eminenti individualisti e virtuosi del jazz europeo.