Quartetto della Scala
Francesco Manara, violino
Daniele Pascoletti, violino
Simonide Braconi, viola
Massimo Polidori, violoncello
Fabrizio Meloni, clarinetto
Nicola Campogrande, Rimedi per l’anima
Wolfgang Amadeus Mozart, Quartetto in sol maggiore K. 387
Johannes Brahms, Quintetto per clarinetto e archi in si minore op. 115
La prima formazione del Quartetto della Scala risale al 1953, quando le prime parti sentirono l’esigenza di sviluppare un importante discorso musicale cameristico seguendo l’esempio delle più grandi orchestre del mondo. Nel corso dei decenni il Quartetto d’archi della Scala è stato protagonista di importanti eventi musicali e registrazioni; dopo qualche anno di pausa, nel 2001, quattro giovani musicisti, già vincitori di concorsi solistici internazionali e prime parti nell’Orchestra del Teatro, decidono di ridar vita a questa prestigiosa formazione, sviluppando le loro affinità musicali, già consolidate all’interno dell’Orchestra, e elevandole nella massima espressione cameristica quale è il quartetto d’archi. Numerosi i loro concerti per alcune tra le più prestigiose associazioni concertistiche in Italia (MusicaInsieme a Bologna, Serate Musicali, Società dei concerti e stagione Cantelli a Milano, Associazione Scarlatti a Napoli, Sagra Malatestiana a Rimini, Festival delle Nazioni a Città di Castello, Settimane musicali di Stresa, Asolo musica, Estate Musicale a Portoguaro, Teatro La Fenice e Malibran a Venezia, Ravenna Festival, Amici della musica di Palermo, Teatro Bellini a Catania, Stagione del Teatro alla Scala, Teatro Sociale a Como ecc.) e all’estero (Brasile, Perù, Argentina, Uruguay, Giappone, Stati Uniti, Croazia, Germania, Francia, Spagna, Austria). Hanno collaborato con pianisti del calibro di Bruno Canino, Jeffrey Swann, Angela Hewitt, Paolo Restani e Bruno Campanella. Nel 2008 fanno il loro esordio al prestigioso Mozarteum di Salisburgo e nello stesso anno ricevono il Premio Città di Como per i loro impegni artistici. Ha scritto di loro il M. Riccardo Muti: “(…) quartetto di rara eccellenza tecnica e musicale, (…) la bellezza del suono e la preziosa cantabilità, propria di chi ha gran- de dimestichezza anche con il mondo dell’opera, ne fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione”.
Fabrizio Meloni, primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984, ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. È vincitore di concorsi nazionali e internazionali. Ha collaborato con solisti di fama internazionale quali Bruno Canino, Alexander Lonquic, Michele Campanella, Heinrich Schiff, Friederich Gulda, Editha Gruberova, il Quartetto Hagen, M.W Chung, Philip Moll, Riccardo Muti e Daniel Baremboim (quest’ultimo nella veste straordinaria di pianista). Ha tenuto tournéenegli Stati Uniti e in Israele col Quintetto a Fiati Italiano, eseguendo brani dedicati a questa formazione da Sciarrino e Berio (con il quale ha collaborato intensamente). È stato invitato a tenere masterclass presso il Conservatoire de Paris, il Conservatorio della Svizzera Italiana, la Manhattan School of Music di New York, la Northeastern Illinois University di Chicago, la Music Academy di Los Angeles, le Università di Tokyo e Osaka. È inoltre docente di Master di alto perfezionamento persso l’Accademia delle Arti e Mestieri del Teatro alla Scala, l’Associazione Lirico Musicale Giovani all’Opera di Roma, il Conservatorio Tomadini-Udine, il Conservatorio Superior di Musica de MÚsica di Saragozza, l’Istituto musicale Angelo Masini-Cesena, l’Istituto Superiore