Domenico Manzione
Il mio Amico Chet. Storia un po’ vera, un po’ no del processo a Chet Baker (maria pacini fazzi editore)
Sabato 22 febbraio ore 17 Sala Ademollo di Palazzo Ducale a Lucca
Durante l’incontro con l’autore: Omaggio musicale a Chet Baker con Michela Lombardi, Marco Bartalini, Piero Frassi
La manifestazione fa parte della stagione “Suoni tra identità e metamorfosi“. (Premio Top Jazz 2013)
Non tutti sanno che le Mura di Lucca nascondono un cuore che batte al ritmo di Jazz. E’ uno dei protagonisti della musica in controtempo “made in Lucca” è stato il grande trombettista americano Chet Baker.
Musicista dal volto d’angelo ma dalla vita turbolenta, sopratutto a causa dei suoi famigerati problemi di droga, Baker (Yale, 23 dicembre 1929 – Amsterdam, 13 maggio 1988) arrivò in Toscana alla metà degli anni ’50. A Lucca era ospite fisso all’Hotel Universo, camera n. 15 dove, seduto sul davanzale della finestra, spesso suonava la tromba, e in Versilia i suoi fan lo seguivano alla Bussola di Focette e al vicino Bussolotto, l’afterhours dove tiravano tardi al suono di fantastiche jam session.
Ma impresso nella memoria collettiva di tutti i lucchesi, è senz’altro il periodo della sua detenzione nel carcere di San Giorgio dove scontò ben sedici mesi di reclusione. Nemmeno qui, tuttavia, cessò la passione di Baker per la musica e per il suo strumento, la tromba: quotidianamente una piccola folla riunita sulle mura di fronte al carcere, poteva emozionarsi sulle note del grande Chet che si liberavano dalle finestre della prigione.
Questo libro ripercorre la lunga e complessa vicenda giudiziaria di questo affascinante e controverso musicista, affiancando la storia verosimile e coinvolgente di un giovane appassionato di musica e suo grande fan. Anzi, suo amico.
DOMENICO MANZIONE – E’ magistrato del pubblico ministero. Autore di numerosi saggi tecnici, ha pubblicato, per Maria Pacini Fazzi editore, il romanzo Lost dog. Delitto con dubbio castigo.