Il sestetto berlinese ci regala due perle preziose del repertorio cameristico: la irresistibile sensibilità di Souvenir de Florence di Čajkovskij e la profondità del Secondo Sestetto di Brahms. I due grandi compositori si guardavano con sospetto. A noi rimane il privilegio di poterli amare entrambi.
Alessandro Cappone e Eva-Maria Tomasi, violini
Ulrich Knörzer e Kei Tojo, viole
Solène Kermarrec e Dietmar Schwalke, violoncelli
Pëtr Il’ič Čajkovskij
(Votkinsk 1840 – San Pietroburgo 1893)
Sestetto in re minore “Souvenir de Florence”, Op. 70
Joannes Brahms
(Amburgo 1833 – Vienna 1897)
Sestetto per archi n. 2 in sol magg., Op. 36
“Capriccio” è un pezzo di musica dal carattere libero e scherzoso, che è orientato poco e non ha forme musicali precise. Questa libertà di movimento nella musica si riflette anche nella composizione libera e variabile del Philarmonic Capriccio Berlin.
Fondato nel 2002 da Alessandro Cappone l’ensemble è emerso dall’idea di suonare musica da camera insieme a colleghi filarmonici in una varietà di formazioni. Il suo tour di fondazione ha portato la Philarmonic Capriccio con Alessandro Carbonare, clarinettista solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, in tutta Italia. Seguirono altri concerti in Italia, Austria (incluso il festival di Pasqua a Salisburgo), in Svizzera ed a Berlino. Il repertorio della Philarmonic Capriccio comprende opere che vanno dal duetto al sestetto d’archi, oltre a composizioni per ensemble misti con archi, fiati e pianoforte.
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