Giovedì 28 aprile 2022 – Teatro Acacia – ore 20.30
MARIA PIA DE VITO, voce
RITA MARCOTULLI, pianoforte
LUCA AQUINO, tromba
A still volcano life
MARIA PIA DE VITO
Cantante e compositrice, inizia l’attività concertistica nel 1976 come cantante e polistrumentista in gruppi di ricerca su musica etnica e musica colta dell’area mediterranea, balcanica e sudamericana. Dall’80 è attiva in campo jazzistico, collaborando con musicisti quali John Taylor, Ralph Towner, Rita Marcotulli, Ernst Rejiseger, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi , Guinga, Norma Winstone, Steve Swallow, Gianluigi Trovesi, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli, Paolo Fresu, Paolo Damiani, Cameron Brown, Ramamani Ramanujan , David Linx, Diederik Wissels , Area, ed esibendosi in eventi speciali con musicisti del calibro di Joe Zawinul, Michael Brecker, Peter Erskine , Kenny Wheeler, Miroslav Vitous, Nguyen-Le, Uri Caine, Dave Liebman, Billy Hart, Eliot Ziegmund, Steve Turre, Maria Joao, Monica Salmaso, Art Ensemble of Chicago e molti altri, partecipando a importanti festival internazionali.
La sua ricerca sul canto e sulla voce abbraccia diversi campi d’azione: dalla personale elaborazione della lingua e la cultura napoletana attraverso la musica di improvvisazione e l’incontro con culture diverse (il più recente: il Brasile di Guinga, Chico Buarque e Ivan Lins), free jazz ed elettronica, la prossimità con la musica barocca, il lavoro sulla forma canzone senza limitazioni di genere.
Molto attiva dal 2007 con il duo Dialektos con Huw Warren con cui ha inciso due Cd per l’etichetta Parco della Musica, suonando in tutta Europa ed un tour in estremo oriente.
E’ stata protagonista dell’opera Diario dell’assassinata, presso il Teatro San Carlo di Napoli nell’aprile 2014, sempre con Huw Warren al suo fianco.
Ha varato nel 2011 il Progetto Il Pergolese, che ha inciso poi per la prestigiosa etichetta ECM, con François Couturier, Anja Lechner, Michele Rabbia, esibendosi in grandi festival e teatri europei.
Nel 2016 si è esibita all’Opera di Lyon in una carte blanche di 5 progetti da lei diretti.
A Maggio è stato presentato all’Auditorium di Roma e al Blue Note di Milano, il cd Core – Coraçao un suo lavoro di versioni in napoletano di brani di Chico Buarque, Guinga, Egberto Gismonti,che vede Chico Buarque ospite in due brani, gli arrangiamenti di Roberto Taufic, e i grandi musicisti Huw warren al piano, Gabriele Mirabassi al Clarinetto, Roberto Rossi alle percussioni.
Ospite anche il Large vocal ensemble Burnogualà, diretto dalla De Vit , attualmente impegnato nelle registrazioni del progetto Moresche ed altre invenzioni .
Nominata dalla Rivista americana Down beat tra i dieci Artisti dell’anno nel 2001, nella categoria “Beyond Artist”, insieme a nomi quali Joni Mitchell e Caetano Veloso.
Ha vinto nel 2008, 2009, 2011 il Top Jazz, Referendum della critica indetto dalla rivista Musica Jazz, dal 2010 al 2015 ha vinto il referendum popolare della rivista JAZZIT, nonchè il premio Musica e dischi 2012 per la migliore produzione internazionale con il suo disco Mind the Gap. Nel 2016 ha ricevuto il Premio alla Carriera dall’ associazione Musica Oggi. E’stata docente di Canto Jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia, attualmente è docente presso il Saint Louis Music College di Roma. E’ stata direttrice della sezione Jazz del Ravello Festival per il 2017.
Nel 2019 è stata nominata direttrice artistica del Bergamo Jazz Festival
RITA MARCOTULLI
Pianista e Compositrice ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia musica classica e con il Maestro Arnaldo Graziosi e con Susanna Spitanlick.
Comincia a suonare professionalmente all’interno di piccoli gruppi negli anni settanta e successivamente inizia a collaborare con svariati artisti internazionali, per citarne alcuni: Jon Christensen, Palle Danielsson,, Peter Erskine, Joe Henderson, Helène La Barrière, Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, PatMetheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico
Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone
Nel 1987 viene votata Miglior nuovo talento attraverso un sondaggio della rivista Musica Jazz.
Nel 1989 entra a far parte nel gruppo di Billy Cobham con il quale si esibisce in tutto il mondo.
Nel 1992 entra a far parte del gruppo di Dewey Redman con il quale collabora per 15 anni suonando in tutta Europa e SudAmerica
Poi si trasferisce in Svezia, collaborando con musicisti nord europei come: Palle Danielsson, Marilyn Mazur, Jon Christensen, Niels Petter Molevar, Anders Jormin, Tore Brumborg.
Queste collaborazioni, influenzano e consolidano il suo modo di comporre.
Tornata in Italia collabora fra gli altri con Ambrogio Sparagna e Pino Daniele.
Nel 1996 accompagna Pat Metheny in un’esibizione al Festival di Sanremo.
Più recentemente ha partecipato alla realizzazione del film Basilicata Coast to Coast, per il quale si è occupata della colonna sonora.
Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il Ciak d’oro nel 2010, il Nastro d’argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento) e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz.
Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63a edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
Nel 2017 è stata nominata Ambasciatore dell’Umbria nel mondo.
Nel 2019 il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella consegna a Rita il premio onorario come Ufficiale della Repubblica e ancora nel 2019 la nomination come membro della Royal Accademy di Svezia istituita nel 1774 dal re Gustavo.
Oggi Marcotulli è una pianista e compositrice famosa. Rispettata per il suo stile di suono unico e la capacità di improvvisare.
LUCA AQUINO
Luca Aquino, tra i musicisti jazz italiani più apprezzati nel panorama internazionale, inizia a suonare all’eta’ di diciannove anni da autodidatta. Per due anni abbandona la pratica dello strumento per completare gli studi universitari in Economia e Commercio. L’amore per il suono di Miles Davis e Chet Baker lo riconduce allo studio della tromba e lo porta a dedicarsi completamente alla musica. Il suo percorso artistico trova conferma nel 2007 quando pubblica con Universal Music Group il suo primo album da leader “Sopra le Nuvole” e un anno dopo, con ospite Roy Hargrove e Maria Pia De Vito, registra “Lunaria” con cui vince il premio “Top Jazz” promosso dalla rivista specializzata Musica Jazz. Nel 2009, registra “Amam” nell’antico bagno turco di Skopje (Macedonia) e Tsc in una chiesa in Olanda; nel 2010 arriva “Icaro Solo”, registrato, in solo tromba, in una chiesa in Benevento. Intreccia numerose collaborazioni con musicisti e artisti di fama mondiale; degna di nota è quella con l’artista Mimmo Paladino che lo portano allo registrazione di Chiaro, un lavoro in trio con una sezione ritmica norvegese e un ospite d’eccezione: Lucio Dalla. Nel 2012, dopo un importante progetto dal vivo con Jon Hassell, realizzato a nella Chiesa di Sant’Agostino, entra a far parte del quartetto del batterista Manu Katché e insieme a loro registra due album. Nel 2013 insieme al fisarmonicista Carmine Ioanna registra aQustico per la Tuk Music e intraprende un tour mondiale. Il 2015 è l’anno del suo settimo album da band leader: OverDOORS, personale tributo alla sua band preferita, The Doors. Dopo aver diretto il “Pozzuoli Jazz Festival”e il “Bari Jazz”, il 7 aprile del 2016 partecipa all’evento “Manu & Friends” condividendo il palco dell’Olympia di Parigi con Sting, Richard Bona, Noa, Stephan Eicher, Raul Midon e Tore Brunborg. Il 2016 vede anche la realizzazione e commercializzazione dello speciale modello di tromba firmato “aQuino”, realizzato insieme all’artigiano olandese Hub Van Laar.
La passione per la sperimentazione sonora e le registrazioni in luoghi insoliti sono tra gli aspetti più sottolineati dalla stampa di settore che lo descrive come “l’esploratore sonoro contemporaneo”, analogamente la critica estera riconosce in lui quel particolare tratto italiano che nell’immaginario internazionale richiama il viaggio, la creatività, l’estro visionario e la bellezza. Il luogo e la storia assumono un valore speciale e sono al centro di alcuni tra i suoi migliori progetti e del festival da lui ideato e diretto, “Riverberi” che utilizza l’acustica naturale di luoghi storici come elemento centrale della performance. I tour mondiali vanno di pari passo con l’amore per il territorio e il suo Paese, coincidono con la spinta del viaggiatore che tende verso l’altrove per tornare a casa con i tesori fatti di esperienza e di suono. Straordinario progetto a sua firma è la registrazione di un album nel sito archeologico di Petra in collabarorazione con l’Orchestra Nazionale Giordana. Il progetto “PETRA” ha visto il coinvolgimento di partner prestigiosi quali l’UNESCO Amman Office, il Petra Development and Tourism Authority e la Talal Abu-Ghazaleh Organization. Un’iniziativa senza precedenti promossa all’interno della campagna mondiale #UNITE4HERITAGE, lanciata dall’UNESCO a difesa del patrimonio artistico e culturale dai crimini di tipo terroristico.
Registra la colonna sonora del film “Fortunata” – vincitore del David di Donatello – diretto da Sergio Castellitto su una sceneggiatura di Margaret Mazzantini con Jasmine Trinca e Stefano Accorsi. Il 2017 vede Aquino rinunciare, per via di un infortunio, al suo Jazz Bike Tour, che avrebbe previsto un tour di cinquanta concerti consecutivi, da affrontare bicicletta da Benevento a Oslo. Nel 2019, dopo due anni recupera due infortuni concecutivi al settimo nervo del faciale, registra e viene pubblicato con l’etichetta discografica ACT MUSIC, il suo nuovo album “Italian Songbook”.
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