Da San Feliciano, con un traghetto stagionale si può raggiungere la più vasta isola del lago, lunga 1.5 km. Abbandonata dalla comunità di pescatori e dai monaci olivetani che l’avevano colonizzata nel XIII secolo, l’isola fu acquistata, a metà dell’Ottocento, dai conti Panciani di Spoleto per usarla come azienda agricola e riserva di caccia. Passata più volte di mano, fu sistemata a parco negli anni Sessanta del XX secolo. Da quando nel 1974 la Provincia di Perugia l’ha acquistata, è stata trasformata in oasi di protezione naturalistica. Numerosi sono i resti delle chiese fatte costruire dai vari ordini religiosi che si sono insediati in quest’area. Merita una visita l’ex convento di S. Secondo, del quale rimangono la cripta e il refettorio del XV secolo.
Dell’antico villaggio medievale sono rimasti solo il castello del XIV secolo e la vicina chiesa di S. Giuliano, eretta sui ruderi di una villa romana.
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