alle ore 20 nel foyer del Teatro guida all’ascolto con il critico musicale Cesare Galla
Nessun altro compositore ha saputo innalzare all’Onnipotente una lode così grandiosa. Una partitura “cattolica” scritta da un genio luterano a dimostrare, una volta di più, che l’arte non ha, non può avere confini politici o religiosi. La Grande Messa in si minore di Bach è come un fiume imponente che si dirama in una moltitudine di corsi d’acqua prima di sfociare nell’immensità del mare.
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