Il violinista lettone Gidon Kremer s’innamorò del suo strumento quando aveva appena 4 anni. Oggi ne ha 75 e nessuna intenzione di mettere da parte il suo favoloso Nicola Amati del 1641. Allievo del grande David Oistrakh, Kremer è uno dei virtuosi più originali dei nostri giorni. Originale e molto vario è il programma che propone per il suo ritorno sulla scena vicentina insieme a due notevoli compagni di viaggio: la Sonata che Mozart scrisse per la virtuosa italiana Regina Strinasacchi, il Trio Middelheim che il compositore georgiano Giya Kancheli dedicò ai medici che gli salvarono la vita e, dulcis in fundo, il fantastico Trio Op. 100 di Schubert.
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata n. 40 in Si bemolle maggiore per violino e pianoforte, K 454
Giya Kancheli
“Middelheim” per trio con pianoforte
Franz Schubert
Trio per pianoforte n. 2 in Mi bemolle maggiore, op. 100, D. 929
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