Testate come Gramophone, BBC Music Magazine, The Strad e New York Times tessono le lodi del Jerusalem Quartet, ensemble d’archi che dopo un trentennio di attività sta vivendo la stagione del suo massimo fulgore artistico. I quattro avrebbero dovuto esibirsi a Vicenza il 24 febbraio dell’annus horribilis 2020. Il 23 chiusero i teatri in tutta Italia. Riaverli di nuovo in cartellone è un messaggio pieno di significato: nulla può fermare il fluire della musica.
Felix Mendelssohn
Quartetto per archi n. 4 in Mi minore, op. 44 n. 2 (MWV R 26)
Anton Webern
Langsamer Satz per quartetto d’archi, WoO 6
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Quartetto per archi n. 1 in Re maggiore, op. 11
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