Mercoledì 7 ottobre 2020 –ore 20.30 – Teatro delle Palme – ore 20.30
Folk Cello
Musiche della tradizione armena, albanese, salentina;
Johann Sebastian Bach, Giovanni Sollima, Francesco Corbetta, Giulio De Ruvo
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Giovanni Sollima è un violoncellista di fama internazionale e il compositore italiano più eseguito nel mondo. Collabora in ambito classico con artisti del calibro di Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Antonio Pappano, Gidon Kremer, Ivan Fischer, Daniele Gatti, Viktoria Mullova, Ruggero Raimondi, Mario Brunello, Kathryn Stott, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labeque, Giovanni Antonini, Ottavio Dantone e con orchestre rinomate tra cui Orchestra del Teatro alla Scala, Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Chicago Symphony Orchestra, Manchester Camerata, Liverpool Philharmonic (di cui è stato Artist in residence nel 2015), Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, Moscow Soloists, Moscow City Symphony Orchestra, Konzerthausorchester di Berlino, Australian Chamber Orchestra, Il Giardino Armonico, I Turchini, Accademia Bizantina, Holland Baroque Society, Budapest Festival Orchestra. Costituisce un sodalizio consolidato quello con il pianista Giuseppe Andaloro.
Giovanni Sollima, artista poliedrico, ha collaborato in altri ambiti anche con artisti quali Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Larry Coryell, Elisa, Michele Serra e Antonio Albanese. Per il cinema, il teatro, la televisione e la danza ha scritto e interpretato musica per Peter Greenaway, John Turturro, Bob Wilson, Carlos Saura, Marco Tullio Giordana, Alessandro Baricco, Peter Stein, Lasse Gjertsen, Anatolij Vasiliev, Karole Armitage, e Carolyn Carlson.
Si è esibito in alcune delle più importanti sale in tutto il mondo, tra cui la Alice Tully Hall, la Knitting Factory, la Carnegie Hall (New York), la Wigmore Hall, la Queen Elizabeth Hall (Londra), la Salle Gaveau (Parigi), il Teatro alla Scala (Milano), il Ravenna Festival, l’Opera House (Sidney), la Suntory Hall (Tokyo).
Dal 2010 Sollima insegna presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove è stato insignito del titolo di Accademico.
Nel 2012 ha fondato, assieme a Enrico Melozzi, i 100 Cellos, che ha guidato in innumerevoli eventi in Italia e all’estero.
Nel 2015 ha creato a Milano il “logo sonoro” di Expo e inaugurato il nuovo spazio museale della Pietà Rondanini di Michelangelo.
Parallelamente all’attività violoncellistica, la sua curiosità lo spinge ad esplorare nuove frontiere nel campo della composizione attraverso contaminazioni fra generi diversi avvalendosi anche dell’utilizzo di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione.
Ha suonato nel Deserto del Sahara e sott’acqua, si è cimentato in Val Senales con un violoncello di ghiaccio a 3.200 metri in un teatro-igloo e, nel 2018, ha portato l’Ice-Cello in tour in tutta Italia, un’esperienza che diverrà un docufilm distribuito in tutto il mondo sotto l’egida del Muse-Museo delle Scienze di Trento.
La sua discografia si è aperta nel 1998 con un CD commissionato da Philip Glass per la propria etichetta Point Music al quale sono seguiti undici album per Sony, Egea e Decca.
Ha riportato alla luce un violoncellista/compositore del ‘700, Giovanni Battista Costanzi, di cui ha inciso nel corso degli ultimi due anni le Sonate e Sinfonie per violoncello e basso continuo per l’etichetta spagnola Glossa.
Nell’ottobre 2018, alla Cello Biennale di Amsterdam, ha ricevuto il prestigiosissimo riconoscimento Anner Bijlsma Award.
Giovanni Sollima suona un violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679)
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