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ISABELLE DEMERS



Isabelle Demers organo

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J.S. Bach Preludio e Fuga in Mi bem magg. BWV 552
S. Coleridge-Taylor 3 Impromptus
R. Laurin Sweelinck Variations
C. Franck Cantabile
I. Stravinsky Selezione Pulcinella
G. Thalben-Ball Paganini Variations

“Se l’organo è il ‘re degli strumenti’, allora la consorte del re deve essere Isabelle Demers…”

Conosciuta come la “piccola dinamo” Isabelle Demers all’organo è una forza della natura; ha estasiato critici e pubblico di tutto il mondo con il suo suono “virtuoso” (Chicago Classical Review), “impavido e straordinario” (Globe News). La sua esibizione nel 2010 all’American Guild of Organists di Washington D.C. ha coniato il termine “Demers fever” e ha fatto sì che il pubblico in piedi la richiamasse sul palco per ben cinque volte. Si è esibita in tutta Europa, Oman, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Canada. Lo scorso agosto, ad esempio, ha debuttato a Londra per i BBC Proms della Royal Albert Hall. Le sue acclamate registrazioni sono state annunciate come “espressive…profonde e precise”, la sua tecnica altamente virtuosistica e la scelta di suonare tutto il suo repertorio a memoria, la distinguono come eccellenza nel mondo degli organisti. Il suo modo particolarissimo di suonare nasce dalla semplice costatazione che tutte le opere organistiche nate su un tipo di organo, quando vengono riprodotte su un altro strumento sono a tutti gli effetti una trascrizione. Così, Isabelle conservando nella mente la struttura astratta della partitura, riesce a cambiarne ogni volta la materia sonora aggiungendo, sull’organo di turno, prospettive, suggestioni, gradazioni capaci di suggestionare e sorprendere nuovamente i fortunati ascoltatori di turno. A Trento giunge dopo aver suonato centinaia di strumenti meravigliosi per far risuonare le canne tigrate del prestigioso organo Vegezzi-Bossi/Mascioni.


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