La chiesa di Sant’Antonio Abate (XIII sec.) perse la sua funzione originaria quando Francesco Sforza riunì tutti gli ospedali nella “Ca Granda” (progetto del Filarete). Nel 1577, con l’arrivo a Milano dei Chierici Teatini, la chiesa venne monumentalizzata seguendo il disegno di Dionigi Campazzo: la pianta a croce latina è movimentata da cappelle sui lati e un profondo presbiterio. Stucchi e affreschi ne fanno un prezioso documento dell’arte milanese del ‘600 (Ercole Procaccini il Vecchio, Ludovico Carracci, il Molosso, il Moncalvo e altri) mentre la volta, completamente affrescata, conserva storie della Croce, capolavoro dei fratelli Carlone. Tra le reliquie custodite: frammenti della Santa Croce e brandelli della veste della Vergine.
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