Pesaro è stata definita “la città delle armonie”, ma si può pensarla luogo di mirabili contrappunti. Adagiata sul litorale adriatico, sulla sponda destra della foce del Foglia, già geograficamente si esprime in un “canto e controcanto” tra Marche e Romagna, terre di cui segna il confine. Anche la sua dimensione urbana è un gioco di equilibri che poggiano sicuri sullo spartito quadrato tessuto dai Romani. La piazza del Popolo rappresenta il centro storico e politico della vita cittadina. Lì si affacciano il Municipio, la chiesa seicentesca di San Ubaldo e l’incompiuto Palazzo della Paggeria. Soprattutto vi si erge l’edificio più importante del capoluogo: il Palazzo Ducale, oggi sede della Prefettura, voluto da Alessandro Sforza nella seconda metà del XV secolo. Non distante l’imponente Rocca Costanza, con il fossato e quattro imponenti torrioni che l’illuminazione notturna riesce a ingentilire. Terra di artigiani e artisti, i luoghi della cultura pesarese ne raccontano il genio. I Musei Civici riuniscono un’importante pinacoteca, in cui spicca l’Incoronazione della Vergine del Bellini, oltre a una collezione di preziose ceramiche marchigiane. A Gioacchino Rossini si devono i templi della musica cittadina: il Conservatorio e il Teatro. Quest’ultimo è sede della rassegna che celebra ogni anno il maestro pesarese: il Rossini Opera Festival. Il dualismo cittadino si misura anche nella cultura gastronomica che ai piatti di mare, come il brodetto, affianca le ricette contadine in una varietà che rende imbarazzante la scelta.
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